lunedì 28 luglio 2014

3 anni a Londra

Tre anni fa, 28 - 07 - 2011,&nbsp;</span>atterravo a Heathrow con un volo EasyJet.

L'essenziale con me, in una valigia da 20kg: un gi per BJJ, un vestito elegante, il mio portatile nello zaino e molta energia positiva: la consapevolezza di non aver nulla da perdere, un po di sana incoscenza e tanto ottimismo. 

Se anche non fosse andata in porto sarei sempre potuto tornarmene a casa dopo qualche mese.

La cosa più importante, a pensarci bene, era che finalmente prendevo una decisione drastica, di mia spontanea volontà, contro il common sense e le aspettative degli altri, facendo quello che non si sarebbe dovuto fare.

Sulla carta non aveva molto senso, era logico restare a Milano, incassare quei 1300-1400 euro al mese (facendo un lavoro che non mi piaceva), avere le mie sicurezze (e le numerose frustrazioni), il mio appartamento, vedere la mia famiglia ogni weekend, i soliti amici, e tirare avanti, no?



Nessuno mi ha costretto ad andarmene, ripeto, e proprio questo fatto mi ha spronato a fare del mio meglio, sapendo che era tutto nelle mie mani, non avevo scuse di alcun tipo: me l'ero cercata e ora dovevo dimostrare, a me e al prossimo, di cosa ero davvero capace.

Come è noto, per ottenere qualcosa bisogna rischiare, e il rischio è sempre proporzionato alla ricompensa. E' necessario abbattere i ponti (licenziarsi dal posto indeterminato) in modo da non avere reti di sicurezza e sentirsi con le spalle al muro, senza una facile via d'uscita. Facendo questo si lascia la zona di comfort e si entra in un territorio ignoto, dove affronteremo le nostre paure e impareremo a conoscerci meglio, mettendoci alla prova con quello che fino a prima avevamo evitato.

Consapevoli del fatto che "chi non risica non rosica", scegliete le vostre battaglie / avventure e a un certo punto buttatevi, perchè le nostre potenzialità come essere umani sono enormi, ma per la maggior parte del tempo viviamo col freno a mano tirato, sempre timorosi del giudizio altrui e di lasciare la strada più trafficata, quella che seguono tutti, e quindi quella meno gratificante e più affollata.

Take a chance...


domenica 20 luglio 2014

Anche così si può trovare lavoro...

Può sembrare da pazzi, però in meno di 12 ore questo ragazzo ha trovato lavoro presso una compagnia di assicurazioni.

"Mr Bashir has a 2:1 degree in economics from City University, but could not progress from his entry-level marketing job despite sending nearly 100 applications.

The graduate job market is extremely competitive and good grades are not good enough. I decided to do something that made me stand out..."


Si è piazzato all'ingresso di una stazione affollata nella city con questo cartello e la sua pazienza / intraprendenza è stata premiata.

Complimenti a lui! Link all'articolo

E voi cosa fate per trovare lavoro? seguite i metodi classici o uscite dagli schemi?

Come cercare lavoro nel 2014!

giovedì 17 luglio 2014

Fiera del lavoro - Londra 20,21 Settembre


Per chi di voi volesse andare a lavorare in Australia, Canada e Nuova Zelanda,  eccovi i dettagli per la fiera che si terrà a Londra

20 - 21 Settembre 2014

Working In - Australia

Il biglietto è 14£

mercoledì 16 luglio 2014

Cosa dice la tua foto di TE?


Come su ogni social network, la profile picture dice molto di voi, più di mille parole, giusto?

Non è facile scegliere la foto migliore. Una buona idea è sentire il parere degli altri.

Che impressione facciamo con la nostra foto? 
Risultiamo professionali, influenti, carismatici?

Per rispondere a queste domande vi consiglio di affidarvi a photofeeler.com
Una volta uppata la vostra foto riceverete il parere degli utenti, nel bene e nel male!
Mettete da parte il vostro ego e preparatevi alle critiche!

Detto questo eccovi qualche consiglio per migliorare la vostra foto:

  • attenti allo sfondo: la vostra camera da letto o il pub potrebbero non essere la scelta migliore
  • allargate le pupille: quando felici o sorridenti le nostre pupille si espandono naturalmente
  • evitate bianco e nero: i colori trasmettono vitalità e energia positiva
  • vestitevi appropriatamente
  • migliorate il contrasto

giovedì 10 luglio 2014

Music Festivals in the UK

Iron Maiden @ Sonisphere 2014
Di ritorno dal Sonisphere, non posso che pubblicare un articolo sulla musica.

Il Regno Unito, come tutti sappiamo, è ed è stata fonte di ispirazione per molti artisti e gruppi.
Un laboratorio di idee e fabbrica di innovazione.

Concerti e festival non mancano mai!
Vi basti visitare questa pagina e scrollare la lista infinita di eventi per genere musicale: List of Music Festivals in UK.

Per quanto riguarda rock e metal, eccovi alcuni dei piu rinomati eventi:
  • Sonisphere
  • Download
  • Bloodstock
  • Ozzfest
Se invece cercate qualcosa a Londra, più sul pop
Vi lascio con questa perla filmata al campeggio del Sonisphere:

mercoledì 9 luglio 2014

Quanto pagano le aziende di consulenza all'estero?

Le società di consulenza offrono interessanti possiblità di carriera per neolaureati e professionisti, con un background scientifico o economico.

Per capirci mi riferisco ad Accenture, E&Y, Capgemini, PwC...

Ho fatto una ricerca utilizzando Glassdoor, portale leader nel settore, comparando gli stipendi di una azienda di consulenza di fama internazionale come Deloitte.

Ecco una sintesi dei risultati:

Ruolo Italia(€ Germania (€) UK (£)
Tirocinio
(al mese)
750 996 -
Consultant 27.000 50.000 41.000
Analyst 23.600 40.000 33.000

N.B. Tenete presente che 1 £ = 1.25€(in data di oggi)
Esempio: 41.000 £ equivale circa a 51.000€

Per maggiori dettagli eccovi alcuni screenshot

Italia
UK
Germania

La situazione degli stipendi italiani (e spagnoli / portoghesi) è a dir poco ridicola, il divario è enorme, in particolare quando si fa il paragone con la Germania, dove il costo della vita è praticamente lo stesso, se non minore.

La morale qual'è? In Italia (probabilmente) lavorate più ore e vi pagano molto meno.

giovedì 3 luglio 2014

Intervista #11 (4/4) Chiara in Germania - Difficoltà e Progetti


Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato da quando vivi in Germania?
Da quando sono arrivata qui a Brühl, una cittadina che si trova esattamente tra Colonia e Bonn, è stata ed è tuttora la lingua. Dirò l’inevitabile: il tedesco non è difficile, è difficilissimo. E frustrante. Attenzione: parlare si parla, ma se come me lo vuoi fare bene, utilizzando i casi giusti, i verbi nella posizione giusta, le preposizioni giuste e il genitivo che di solito gli stranieri eliminano a prescindere … beh è frustrante.

Oltre alla lingua trovo difficili questi tedeschi… sono così diversi, alle volte anni luce, e sebbene la cosa in parte mi diverta, altre volte mi spaventa anche molto. Questa distanza, freddezza (che a primo impatto per un italiano suonano come vera e propria antipatia) la patisco molto. Io qui non sono molto integrata (tra esame di Stato e figlio non ho condotto una vita normale finora), ma posso dire che in generale i tedeschi non sono cordiali, non si interessano a te, non chiedono, non sono nemmeno particolarmente disposti a stare ad ascoltare un’italiana che non parla troppo bene.

Sta di fatto che patisco e soffro il fatto di essere trattata dal pediatra come una deficiente, e non solo da lui, perché ancora non capisco tutto. È frustrante. Forse però, come mi è stato fatto notare, uno straniero in Italia viene trattato come me qui se non peggio. Può darsi.

Una delle cose che mi ha sorpreso di più è stato constatare quanti pochi tedeschi sappiano parlare inglese. Se lo parlano, lo parlano molto bene, altrimenti per nulla. Puoi ben capire quindi che solo ora che sono, per intenderci, livello B2 ho iniziato a frequentare la mia vicina, perché se non riesci a parlare sei escluso da tutto. E vieni escluso da tutto.

Piani per il futuro? Che cosa ti attende? 
Sarei felice di saperlo! Direi che il mio futuro è nel medio-lungo termine (4-5 anni) qui in Germania e precisamente dove mi trovo ora. Io dopo l’estate inizierò a cercare lavoro e spero di trovare qualcosa nel mio settore anche se la vedo dura. Spero di perfezionare sempre di più il tedesco per tenermi aperte più porte possibile. Ti dico la verità, non sono preoccupata più del necessario, di lavoro ce n’è. Come dice mio marito, il dubbio è non se troverò mai lavoro, semmai se troverò quello dei miei sogni … ma in effetti mi sono già rassegnata all’idea di fare l’avvocato penalista, semplicemente qui non posso!

E infine la domanda usuale, pensi di tornare in Italia un giorno? A me l’Italia manca davvero tanto. Mi manca la mia vita milanese, mi mancano la famiglia, gli amici … e anche molto il mio lavoro. Se potessi garantire uno stile di vita decoroso al mio nuovo piccolo nucleo familiare, tornerei in Italia domani. Ma non è così, la situazione degli avvocati milanesi (tra le migliori di Italia) è penosa. In più perderemmo i grossi aiuti statali che abbiamo qui … insomma economicamente non c’è paragone.

Al momento, quindi, un possibile rientro non è certamente prossimo. Io spererei almeno di spostarmi più a sud, mi piace l’idea di prendere la macchina nel week end e arrivare in Italia in poche ore, ma dall’altro lato la zona dove mi trovo ora è molto bella, la più calda e con la gente più calorosa (fanno le statistiche anche su questo i tedeschi)… quindi mi vengono i brividi all’idea di cosa potrei trovare in un altro Land!

Tutto dipende da se e che tipo di lavoro troverò. Ti terrò informato comunque!

Danke Frau Chiara! Aufwiedersehen und viel Glück …