lunedì 23 dicembre 2013

Buone feste

Tanti auguri di buone feste e felice anno nuovo!

Ci rivediamo nel 2014!


giovedì 19 dicembre 2013

Un altro anno che se ne va!

Siamo ormai giunti alla fine di un altro anno.
Eccovi una lista incompleta degli eventi più significativi avvenuti quest'anno nel Regno Unito.


23 February – UK loses top AAA credit rating for first time since 1978 after being downgraded by the ratings agency Moody's

21 March - The date for the Scottish independence referendum is announced as 18 September 2014

8 April – Former British Prime Minister Margaret Thatcher dies following a stroke Street parties are held in a number of cities across the UK to celebrate the death of Margaret Thatcher
22 April – A London house goes on sale for a record £250 million, 700 times greater than the average £370,000 cost of a property in the city

8 May – Sir Alex Ferguson, the most successful manager in English football during his 27 years in charge of Manchester United, announces his retirement as the Manager of Manchester United after the end of the Premier League season later in the month.
22 May – In London, a man is killed in the street. Two men carrying knives and a meat cleaver are subsequently shot and apprehended by police. The government treats the killing as a terrorist incident.
23 May – The victim of the Woolwich attack is confirmed to have been a serving British soldier, and named as Drummer Lee Rigby of the 2nd Battalion the Royal Regiment of Fusiliers.

4 June – Members of the House of Lords vote in favour of the Marriage (Same Sex Couples) Bill, paving the way for gay marriage in the United Kingdom.

15 July – The House of Lords approves the Marriage (Same Sex Couples) Bill, enabling gay marriages to take place in England and Wales from 2014
22 July – Prime Minister David Cameron announces plans for every household in the UK to automatically have pornography blocked by their internet provider unless they choose otherwise. The possession of online material depicting rape will also become illegal in England and Wales, bringing them into line with current Scottish legislation.
Catherine, Duchess of Cambridge gives birth to a boy, who becomes third in line to the throne.He is subsequently named George Alexander Louis.

1 August – Temperatures of 33.7C are recorded at Heathrow Airport and 34.1 in London – the hottest since 2006 – as the hot weather makes a brief return. The Met Office says it was the hottest day since 2003, and the warmest summer since 2006.
5 August – The world's first lab-grown burger – produced from bovine stem cells – is cooked and eaten at a news conference in London 27 August – David Cameron recalls Parliament from its summer recess to discuss responses to the Syrian crisis in the wake of a chemical weapons attack in Damascus.
29 August – MPs vote 285–272 against the principle of British involvement in any military intervention in the Syrian conflict.

5 September – Sixty people are injured as more than 130 vehicles are involved in a series of crashes in thick fog on the Sheppey Crossing in Kent.

14 November – The last living British person to be born in the 1800s, Grace Jones, dies at the age of 113.
29 November – Eight people are killed and 19 seriously injured after a police helicopter crashes into The Clutha pub in Glasgow.

domenica 15 dicembre 2013

Speed Flatmating events

Siete alla ricerca di casa e non avete ancora trovato quello che cercate?
Ma ancora di più siete preoccupati dall'idea di prendere una camera con dei completi sconosciuti?

Speed Flatmating (SF) può fare al caso vostro!

Gli SF events non sono nient'altro che serate di un paio d'ore in cui tenants - flatmates e landlord hanno la possibilità di conoscersi e fare quattro chiacchiere in completo relax, in un pub o simile.

Cosi facendo si risparmia tempo dato che in una sera si possono conoscere molte persone diverse (senza dovere prendere i mezzi, mettersi d'accordo per visitare ogni singola property) e decidere chi ci garba e chi no, cosa di assoluta importanza per convivere con degli sconosciuti!

Vi assicuro che non c'è cosa peggiore che scoprire di avere preso una camera in casa con le persone sbagliate! la vostra vita può diventare un incubo!

La maggior parte di questi eventi sono gratis (o con un costo di ingresso di 2 o 3 £.), e sono divisi per zone (Sud, East, North London...).

Speedflatmating.co.uk

Date un'occhiata al video


mercoledì 11 dicembre 2013

Intervista #9 - Elias, ricercatore a Londra

Ciao Elias, come va? l’ultima volta ci siamo visti a un festival rock a Milano, e ora ti ritrovo a Londra!
Festival Metal, vorrai dire! ;) Sto benone Jacopo, grazie. Vivo a Londra da un paio di mesi e per ora non posso lamentarmi!

Cosa facevi in Italia e che prospettive avevi nel tuo settore? Cosa ti ha spinto a venire in UK?
In Italia ho una borsa di dottorato che tutt’ora rappresenta la mia principale fonte di reddito. Per quanto riguarda le prospettive, come sai, il mondo della ricerca in Italia riceve pochi finanziamenti e di conseguenza le possibilita’ di lavoro sono poche, nonostante la grande qualita’ della ricerca italiana nel mio campo (neuroscienze).

Conoscevo degli ottimi laboratori di neurofisiologia qui allo UCL, dove la comunita’ scientifica è di enorme livello, questo mi ha spinto a tentare di lavorare per un periodo a Londra... ed eccomi qui.

Ti trovi bene? Com’è lavorare – fare ricerca in Inghilterra? Pro e contro?
Benissimo, davvero.

Tra i pro c’e’ sicuramente il fatto che qui convergono tantissimi scienziati da tutto il mondo (gli inglesi sono davvero pochi) e questo rappresenta un grande vantaggio perche’ puoi confrontarti con diversi approcci e conoscenze sia a livello scientifico, ma anche umano: impari a lavorare in gruppo, a uscire dai soliti schemi... e questa e’ una lezione importantissima. L’altro vantaggio e’ la disponibilita di fondi, risorse, attrezzature... questo ti permette di lavorare con piu’ serenita’ e, soprattutto, ti da la possibilita’ di realizzare un tuo progetto.

Tra i contro, nel mio caso posso dire che il principale svantaggio e’ rappresentato dagli spostamenti: Londra e’ una citta’ enorme e chiaramente spostarsi da un posto all’altro ruba del tempo prezioso.

La lingua ti ha dato delle difficoltà? Sapevi gia bene l’inglese prima di partire?
Il mio inglese era abbastanza buono prima di venire qui, ma devo dire la verita’, all’inizio ho avuto difficolta’. I problemi sono legati soprattutto al fatto che a Londra, essendoci moltissimi immigrati da tutte le parti del mondo (e del Regno Unito stesso), ognuno parla un inglese diverso, spesso incomprensibile.
Col passare del tempo pero’ ci si abitua.

Dopo i primi mesi che impressioni hai di Londra? Cosa ti piace? C’è qualche mito che vuoi sfatare, a parte il clima, oggi 10 dicembre ci sono 12 gradi...
Le mie impressioni sono del tutto positive. Londra e’ una citta’ che puo’ dare moltissimo, se hai un progetto questo puo’ essere il posto giusto dove puo’ venirti data l’opportunita di attuarlo. D’altro canto e’ una citta che ti “ruba” moltissimo: energie, tempo, risorse.

Due miti da sfare, uno positivo: e’ tempo di smettere di pensare che la gente qui’ e’ fredda: innanzitutto e’ pieno di gente da tutte le parti del mondo (soprattutto italiani), ma poi anche gli inglesi possono essere gente cordiale e calorosa. Penso che nel 2013 sia assurdo ragionare ancora secondo certi stereotipi.

Uno negativo: spesso si dice “vieni a Londra e trovi lavoro” come se questo piovesse dal cielo. Falso. Il mercato del lavoro e’ piu’ dinamico di quello italiano (e senz’altro ci sono piu’ opportunita’), ma e’ sbagliato venire qui pensando di trovare lavoro subito. E’ necessario rimboccarsi le maniche, imparare la lingua e dimostrare il proprio valore. Non sempre e’ semplice.

So che il tuo progetto terminerà tra meno di un anno, pensi già a cosa fare? Cercherai di rimanere qui o hai altre mete in mente?
Penso continuamente a cosa potro fare dopo il mio anno di lavoro a Londra. Per ora sto cercando di dimostrare il mio valore qui cercando di capire se in futuro ci sara’ una possibilita’. Il mio auspicio, onestamente, e’ quello di tornare in Italia, ma non e’ un’ossessione. Tengo gli occhi aperti e valuto qualsiasi opportunita’. Non ho illusioni sulle possibilita’ di lavorare in Italia, mi piacerebbe tornare in UK... magari in una citta’ piu’ piccola di Londra.

Consiglieresti ai tuoi amici un’esperienza a Londra? Se si sotto quali condizioni o in che modo?
Assolutamente si. L’esperienza a Londra o all’estero in generale, e’ fondamentale ormai, sia dal punto di vista professionale che umano. Ti arricchisce moltissimo, qualsiasi sia il suo esito. Il mio consiglio e’ di partire “realistici e convinti”, evitare slanci sulla via del “che figata vado via” perche’ spesso si traducono in esperienze fallimentari. Quindi partire sereni, rimboccandosi le maniche, e pronti alle eventuali difficolta’.

Grazie, e buon natale dato che ci siamo quasi!
Buon natale Jacopo! Domani sveglia presto eh!

domenica 8 dicembre 2013

Raizes - Ristorante brasiliano

Fala galera,

da buon praticante di jiu jitsu non posso che essere un fan della cucina brasiliana e quindi per forza di cose devo raccomandarvi il mio (nuovo) ristorante preferito:

Raizes: link al sito web

Location: EAST LONDON, 460 Hackney Road,  London,  E2 9EG

Come arrivarci: 10minuti a piedi da Bethnal Green station (central line), 10minuti da bricklane e Shoreditch

Cosa si mangia: a parte main course c'è la possibilità del buffet con o senza carne (17-19£).

Cosa vi consiglio: Acai bowl, grande! perfetto dopo un allenamento o in una giornata si sole, come merenda - snack tra i pasti.


Budget: se andate di buffet e drinks vi partiranno un 25-30£.

Review: il locale non vince in velocità e qualità del servizio, quindi preparatevi ad aspettare un pò.

Io personalmente ci vado solo per l'Acai che è troppo buona e vale tutti i suoi 5.90£.

E agora, bom apetite!

mercoledì 4 dicembre 2013

English for italian speakers!

L'inglese non è una lingua tanto facile in termini di pronuncia, molti suoni non vengono naturali per un italian speaker.

Ne parlavo di recente con una collega, madrelingua spagnola e tedesca. Mi ha fatto notare come la gola di una persona, in particolare di un bambino, si adatta alla lingua che parla e per questo poi da adulti diventa difficile, se non impossibile, riprodurre certi suoni. I muscoli che si devono contrarre per far passare l'aria e farle assumere determinati suoni non sono formati o non sono mai stati usati per decenni !

Su questo sito c'è una raccolta di consigli e dritte per correggere gli errori più comuni che possiamo commettere.

  • non pronunciare le H
  • vocali silenziose a fine parola
  • vocali aperte - chiuse
  • th e dental t
  • la r 

Auguri ragazzi perchè pronunciare come un inglese è tutta un'altra storia!

Ciò non toglie che bisogna sforzarsi di parlare il meglio possibile, ma nemmeno disperarsi se non si avrà mai un accento perfetto, d'altronde anche se lo avessimo rimarremmo italiani in fin dei conti, no?

Italian Pronunciation Errors

mercoledì 27 novembre 2013

Alcune delle figure professionali più richieste


Da un articolo del Corriere.

A quanto pare ci sarebbe shortage di professionisti di questo tipo in Italia.

  • esperti di software e gestione aziendale
  • analisti programmatori, sviluppatori
  • disegnatori tecnici
  • assistenti socio-sanitari
  • progettisti meccanici
  • educatori
  • cuochi
Come al solito si confermano al primo posto le posizioni tecnico scientifiche.

Che ne pensate? qualcuno di voi lavora in questi settori?

domenica 24 novembre 2013

Intervista #8 - Mattia, commercio articoli vintage a Londra

Ciao Mattia, come va? Grazie per aver accettato di farti intervistare?
Ciao Jacopo! bene grazie, sovraccarico di lavoro prenatalizio, ma arriverà il tempo per il relax

Ci racconti qualcosa di te e cosa facevi in Italia prima di partire per Londra?
Ho sempre desiderato fare il musicista ma diciamo che poi la vena più modaiola e quindi commerciale è quella che si è rivelata vincente a livello lavorativo, quindi nell’ultimo anno prima di trasferirmi ho iniziato questa attività di collezionismo forsennato (e vendita) di orologi ed occhiali vintage...

Come mai Londra e cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia? 
Londra è nel mio cuore sin dal primo viaggio intrapreso alle scuole superiori... qui si è fatta la storia della musica che tutti amiamo, la città è verde ed accoglie tutti, certo non sempre in armonia, ma comunque accoglie... e mi piace il senso civico in generale degli inglesi, che in per altro non trovo così freddi come vengono dipinti solitamente...e poi perchè fondamentalmente in Italia avrei pagato, esportando e non avendo diritto quindi ad agevolazioni, il 54% di tasse... in Inghilterra per il momento pago il 29%, e solo se supero i 70.000£ di utile si alza al 40... (non sono sicuro del dato 70.000, cmq all’incirca dovrebbe essere corretto)

Dicci qualcosa di più sul tuo business
Vendo accessori vintage da collezione di varie epoche, dagli anni 30 agli 80 principalmente, quasi tutto proveniente da fondi di magazzino, il cosidetto NoS (new old stock) o in alcuni casi come per gli orologi, anche di secondo polso ma in perfette condizioni.... Minty vintage insomma, come lo chiamerebbero qui

Poi da cosa nasce cosa e l'attività si é evoluta anche in un brand di occhiali di ispirazione retrò www.Nostalgyeyewear.com ed in un altro ancora per occhiali economici e alla moda www.hypeshades.com.

Ci racconti brevemente l’iter per aprire il proprio business in terra inglese?
Quali sono i passi da fare e cosa ci si deve aspettare?
Io sono un sole trader, significa in sintesi lavoratore autonomo nella denominazione italiana... è stato necessario avere prima di tutto un national insurance number, che nel mio caso vista la particolarità dell’attività non è stato molto semplice avere... poi tutto è fluito senza problemi, nelle mani del commercialista (per altro molto più economico di quelli italiani, una bella eccezione visto che spesso qui le cose costano un attimo di più)

Quali sono le differenze principali tra l’Italia e l' UK per aprire e gestire la propria attività?
Quello che ho trovato molto più semplice qui, è che non bisogna iscriversi alla camera di commercio, non è necessario aprire la partita iva o vat da subito ma solo dopo un certo fatturato (i suddetti 70,000) ed insomma, un sistema in generale più flessibile ed incentivante per la piccola e media impresa.

Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato?
L’unica vera difficoltà riscontrata è stata talvolta la solitudine, ed il fatto comunque di trovarmi lontano dalle persone care... per il resto, a parte la storia sul National Insurance Number dovuta alla peculiarità del mio lavoro da casa da autocertificare, tutto è andato very smooth

Spesso leggo articoli e blog dove si SCONSIGLIA Londra come meta per il Regno Unito. 
Tu come la pensi? Cosa consiglieresti a chi ha intenzione di andare all’estero?  Pro e Contro?
Si ho letto anche io che ad esempio Birmingham è molto più vivibile, giovane pulita ed economica... e non stento a crederlo, Londra è comunque bersaglio di un turismo di massa, mai visto folle di turisti accaniti come qui.... dipende un po’ da uno cosa cerca, io sono attratto anche dal caos onestamente, ma forse cambierò idea e me ne stancherò...c’è da dire che comunque sia trovo Milano molto più caotica di Londra pur avendo forse un decimo dell’offerta... ed il motivo è che qui è pieno di verde e di parchi ed in un secondo se si vuole staccare da tutto si può fare con gran facilità!

Piani per il futuro?Hai intenzione di rimanere qui long term
Penso che un po’ di anni li passerò certamente qui... ho intenzione di aprire un negozio o comunque provare a fare dei pop-up store entro l’estate... insomma, dipende un po’ da cosa la città mi offrirà... magari poi ci passerò la vita... ma non ti nascondo che il mio sogno è città con mare e clima mite, San Francisco... e poi i miei clienti sono quasi tutti lì.

Grazie e ciao!

giovedì 21 novembre 2013

Consigli per il vostro profilo Linkedin


LinkedIn è un social network (con servizi opzionali a pagamento), impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali. La rete presente in oltre 200 paesi, ha superato i 200 milioni a gennaio 2013. Diffuso in tutti i continenti cresce a una velocità di 1 milione di iscritti a settimana.

Eccovi qualche dritta per migliorare vostro profilo Linkedin

  1. Profile picture: mettete una foto professionale e lasciate perdere quelle di facebook, per capirci!
  2. Niente nickname o soprannomi strani
  3. Selezionate la regione geografica corretta e il settore - industry adatti
  4. Customizzate il vostro URL in qualcosa del genere linkedin.com/in/nomecognome
  5. Aggiornate il vostro profilo spesso e cercate di risultare i più attivi possibile
  6. Mostrate e inserite link ai vostri progetti, video, e tutto ciò che può rendervi appetibili
  7. Il numero medio di endorsement per utente è 5, cercate di arrivare almeno a quel numero per dare maggiore credibilità e valore alla vostra esperienza professionale
  8. Rendetevi facilmente contattabili lasciando indirizzo email o altri tipi di contatti
  9. Unitevi ai gruppi più rilevanti per la vostra professione
  10. Seguite le aziende che vi interessano e con cui vorreste entrare in contatto in futuro

Se vi serve aiuto non esitate a contattarmi per una revisione/creazione del vostro profilo LinkedIn

domenica 17 novembre 2013

The world explained!

Il Daily Mail ci sorprende pubblicando un articolo veramente interessante una volta per tutte! 

I cognomi più diffusi in Europa:
Età media del primo rapporto sessuale

Mappa di chi guida a destra/sinistra

Il resto lo trovate sul sito del Daily Mail.

mercoledì 13 novembre 2013

London Clubbing: O2 Academy Islington

Ogni sabato sera al O2 Academy di Islington c'è il Club De Fromage:

Club de Fromage brings you all the best in classic pop and rock the last 50 years!

10.30pm - 3.30 am

Angel Tube Station - Northern Line, 2 minuti a piedi!

Ingresso 10-15 £, no selezione, abbigliamento casual

Report video:

sabato 9 novembre 2013

Calendario vacanze scolastiche UK


Le scuole inglesi (non parlo delle Università) operano in modo diverso da quelle italiane.

Solitamente i corsi iniziano i primi di settembre fino a metà luglio e si dividono in 3 Terms (quadrimestri).

Ogni term è diviso in due da una breve vacanza di una settimana, detta Half Term (HT) break. Tra un quadrimestre e l'altro ci sono due settimane di vacanza.
  • Autumn term: settembre - Natale, HT seconda metà di ottobre
  • Spring term: gennaio - Pasqua, HT a metà febbraio
  • Summer term: Pasqua - luglio, HT fine maggio o inizio giugno
Le vacanze estive durano 6 settimane: seconda metà di luglio - fine agosto

A me pare ottimo: ci sono numerose pause, invece che un lungo stop estivo di 3 mesi che ha come effetto comune un'atrofia mentale dello studente.

Che ve ne pare?

domenica 3 novembre 2013

Il sistema scolastico inglese

Si potrebbe scrivere moltissimo sul sistema educativo inglese visto quanto differisce dal nostro e quanto è complicato persino per gli inglesi stessi!

I genitori inglesi infatti si trovano di fronte a un grosso dilemma quando devono scegliere il percorso di studi dei loro figli... e tra poco capirete perchè...

Ho solo elencato e descritto brevemente alcune delle istituzioni principali del Regno Unito, ma vi assicuro che è molto più complicato di così e i possibili percorsi di studio possono variare ed essere molto articolati fin dai primi anni di vita!

UK Education System for dummies

La distinzione tra scuola privata e publica qui si fa tra state schools, pagate con le tasse dei contribuenti, e indipendent/public schools (si avete letto giusto!).

Primary schools, 5-11 anni 
Scuole statali. Possono essere miste o maschili/femminili.
Le faith school richiedono che i genitori vadano a messa o frequentino la moschea.

Secondary Schools 11-16/18
E ora la situazione si complica. Infatti in base alla scuola che si frequenta, in futuro si avranno piu o meno possibilita di entrare nelle migliori Universita'.
Eccone alcune tipologie: comprehensive schools, faith schools, academies, grammar schools.

Grammar schools
Ce ne sono solo 164 in Inghilterra e 69 in Irlanda.
Entrare in queste scuole e' molto ambito dato che sono paragonabili alle public schools ma sono gratis! Ci si entra solo per merito e bravura accademica. In alcune di queste scuole si e' arrivati ad avere 1500 bambini competere per 150 posti. E poi ci si lamenta dei numeri chiusi a medicina, e???

Middle schools
Per confondervi ancora di più ecco un'altro tipo di scuola, per gli studenti tra i 12 e 14 anni.
Possono essere private o publiche.

Indipendent schools
Sono le cosiddette scuole private, tra le quali annoveriamo le prestigiose public schools.

Lo sapevate che:
  • Solitamente gli studenti vestono uniformi con i simboli e l'araldica della scuola. E' comune vedere bimbi in cravatta e camicia!
  • L'istruzione e' obbligatoria è 5-16 anni.
  • Ci sono circa 2,500 indipendent schools nel Regno Unito, dove vengono istruiti meno del 20% degli studenti.
  • La retta di un anno in una public school può arrivare fino alle 30.000 £ 

mercoledì 30 ottobre 2013

London Clubbing: Proud2

Proud2

Discoteca a 2 piani all'O2 Arena.
Gemellata con il famoso club Fabric.
North Greenwhich tube station - Jubilee line
Ingresso sabato sera (Oct. 2013) 25£ - qualcosa di meno se comprate i biglietti online
Capacità: oltre 3000 persone
Nessuna particolare selezione all'ingresso.

Report video:

domenica 27 ottobre 2013

Un anno di LeaveItaly



Ringrazio i miei lettori (più di 50.000 visite!), i fan della pagina Facebook e i followers su Twitter.

In un anno ho aiutato molti voi rispondendo alle vostre domande e dubbi, traducendo CV e condividendo la mia esperienza. Sono sempre di più le persone che vogliono andarsene dal nostro paese, giovani e meno giovani, ognuno spinto da un senso di frustrazione nei confronti del sistema paese. Sinceramente non so che ne sarà dell'Italia se andiamo avanti di questo passo... chi vivrà vedrà!

Anyway, mi farebbe piacere avere un vostro feedback, non esitate a scrivermi o lasciare un commento qui sotto, e mi raccomando condividete la mia pagina il più possibile! 

A presto,
Jacopo

mercoledì 23 ottobre 2013

Stipendi dei neolaureati all'estero




Riporto un articolo del Corriere piuttosto veritierio, aime'.

Quei 500euro in più guadagnati da chi va via 

I neolaureati sono sottopagati in Italia (1200 euro al mese per i più fortunati), almeno quelli che trovano lavoro e non finiscono in uno stage a 600 euro al mese.

Basta valcare le Alpi e i salari offerti sono più che dignitosi. Per quanto riguarda l'UK, sottoscrivo che la differenza è anche superiore ai 500 euro, parlando di settori scientifici/tecnici.

Tuttavia, a mio parere non sono questi cinquecento euro a fare la differenza, bensì la possibilità di crescere professionalmente, acquisire competenze e responsabilità maggiori, più in fretta che in Italia e quindi ottenere retribuzioni migliori.

Ovviamente non è banale inserirsi in un paese straniero, impararne la lingua, crearsi una reputazione e dimostrarsi affidabili agli occhi del proprio datore di lavoro e vedersi aprire determinate porte.

Ma se fosse facile lo farebbero tutti, no?

La nota positiva qual'è? che per una persona (più o meno) giovane che si trova del tutto scoraggiata dal mondo del lavoro in Italia (e io ero uno di questi), c'è una possibilità di riscatto altrove. Nell'era di internet, della globalizzazione e dell'informazione a portata di mano non ci sono davvero scuse per non avventurarsi all'estero.

Concludo dicendo che I soldi non sono tutto, pero dal momento che si accetta uno stipendio da fame, si verrà trattati di conseguenza, ci si sentirà sfruttati e presi in giro, e questo difficilmente può motivare una persona e ne intacca l'autostima.

Se il tuo lavoro e' uno schifo questo si riflette su tutti gli altri ambiti della tua vita. Quindi bisognerebbe cercare di non accontentarsi ma ambire sempre a migliorare la propria situazione (piu facile a dirsi che a farsi, lo so!). 

Si vive una volta sola, no?

mercoledì 16 ottobre 2013

Bilingual People relocation events! Irlanda - Olanda - Europa

Bilingual People organises Europe's largest and most exciting Career Fair dedicated to Bilingual and Multilingual Professionals. 

Nel 2013 questa organizzazione ha creato 9 eventi fisici e 4 virtuali, ne sono rimasti 3, approfittatene!

  • VIRTUAL EVENT: Relocate to Ireland, 22nd - 23rd October 2013
  • VIRTUAL EVENT: European Wide Virtual Fair, 19th - 20th November 2013
  • October 26th 2013, NH Krasnopolsky, Amsterdam, 10am-5pm

www.bilingualpeople.com


lunedì 14 ottobre 2013

Aracnofobici avvisati!

L'altro giorno sono rimasto a bocca aperta leggendo questo articolo del Daily Mail:


A quanto pare questo simpatico animaletto, noto anche come False Widow, ha invaso il sud dell'Inghilterra e si sta diffondendo sempre più.


Importato dalle isole Canarie o da Madeira, nel commercio delle banane, è stato avvistato per la prima volta nel 1879 sul suolo britannico.

Mi raccomando fate attenzione se ne trovate uno e scegliete bene le vostre camere quando cercate casa!

Case vecchie e sgangherate sono le preferite per insetti, topi e animali che non divideranno l'affitto con voi ma vi faranno compagnia!

Altri articoli



mercoledì 9 ottobre 2013

Outdoor gyms in London



Vi piace allenarvi all'aria aperta?

Perchè non usufruire delle infrastrutture spesso presenti nei parchi inglesi?

Esistono delle vere e proprie palestre all'aria aperta con strumenti per fare pull up, monkey bars, addominali, elliptical machines, etc.

Non mi capacito di come queste strutture non siano ancora state distrutte, divelte e/o rovinate da scritte e atti vandalici! Ma daltornde non siamo mica in Italia...

Quindi evviva il Regno Unito che pensa alla vostra salute e alla vostra forma fisica!

I parchi con infrastrutture sportive che ho usato e visitato di persona sono quelli di Mile End (non Victoria Park!) e di Kilburn, ma ce ne sono molti altri:


domenica 6 ottobre 2013

Opportunities Overseas Expo

Condivido con voi una serie di eventi interessanti per chi sta cercando lavoro all'estero.

Se fossi in voi non me li lascerei sfuggire.

Partecipare può rivelarsi un'ottima maniera per entrare in contatto con diverse aziende e recruiters, e se si è fortunati trovare un lavoro altrove!

Le date sono:

  • Manchester 19 20 Oct
  • Londra 26 27 Oct
  • Belfast 31 Oct
  • Dublino 2 3 Nov


LINK:
Migration Expos & Recruitment Event


giovedì 3 ottobre 2013

Barclays cycle hire - Bike sharing


Londra e' ricca di parchi e piste ciclabili.

Viaggiare in bici può essere una buona idea, tempo permettendo.

Vi consiglio di iniziare a muovervi con le Barclay bikes, anche note come Boris bikes (Boris Johnson, sindaco di Londra, le ha introdotte nel 2010, sulla base del modello parigino).

Pro
  • non rischiate di farvi rubare la bici, cosa molto facile in questa citta'
  • non dovete portare la bici in ufficio, dentro casa, su per rampe di scale, e in camera vostra 
  • niente costi di manutenzione, bucare le ruote o problemi meccanici
Contro
  • dovete lasciarle agli appositi dock, e questi a volte sono gia pieni e dovete farvi un giro per raggiungere il dock piu vicino. 
  • usarla negli orari di punta e' scomodo proprio per il punto precedente 
  • le bici sono pesanti e a volte con dei difetti 
  • potete usarle solo per tempi limitati (e.g. 30min)
  • il servizio e' disponibile solo nelle zone centrali della citta', in particolare zona 1 e 2
Come funziona?Andate sul sito di TFL, vi registrate e ordinate una access key (3£) che verra spedita al vostro indirizzo in un paio di giorni.
Nel registrarvi darete I dati della vostra carta di credito e sceglierete un piano tariffario
  • 24hr - 2 £ 
  • 10 days - 10 £ 
  • 365 days - 90 £
Questo vuol dire che, se scegliete ad esempio la prima opzione, appena avrete ritirato la vostra bici al docking point verrete addebitati di 2£.  Nelle prossime 24 ore potrete effettuare tutti I viaggi che vorrete, basta che siano di durata inferiore a 30'.

Considerando che un viaggio in autobus costa 1.40£ con solo 2 viaggi avete gia risparmiato 80 centesimi.

Io utilizzo la prima opzione, dato che non credo usero la bici tutto l'anno, specie nei mesi  invernali quando ti passa la voglia di pedalare al freddo e con la pioggia.

E' anche possibile utilizzare le bici senza ordinare la access key, semplicemente inserendo la propria carta di credito al docking point.

Il vantaggio della key e' che risparmiate tempo nel ritare la bici e non dovete tirare fuori la carta di credito ogni volta.

Qualche numero interessante

  • 8000 bici 
  • 570 docking stations 
  • sono state riparate 3500 bici (30 al giorno) 
  • 100,000 utenti registrati 
  • 7,000,000 miles pedalate

lunedì 30 settembre 2013

Gap Year - Anno sabbatico



Nel mondo anglosassone e' molto comune per gli studenti prendersi un anno sabbatico alla fine delle scuole superiori o dell'università. Questo viene solitamente speso viaggiando all'estero, in altri continenti e esplorando il mondo.

La trovo un'ottima idea, se ce lo si può permettere, perchè permette di staccare dalla routine e durante questi mesi di break i giovani possono fare mente locale e cercare di capire davvero cosa fare in futuro, se seguire il percorso di studi o una particolare passione o hobby.

Io non l'ho fatto, pensando che avrei solo buttato del tempo e non mi andava di gravare sui miei genitori. Tuttavia col senno di poi mi rendo conto che sarebbe stato meglio prender la vita meno sul serio e concedermi una vacanza dopo tutti questi anni di studio e sacrifici.

Risultato: non mi sono mai fermato a pensare cosa volevo fare davvero e se quello che stavo per fare era davvero ciò che mi interessava... ho semplicemente dato per scontato che avendo studiato determinate cose avrei dovuto seguire una determinata carriera. E' andata così, non mi lamento però se tornassi indietro...

I vantaggi di prendersi un anno sabbatico si possono riassumere in

  • imparare una nuova lingua
  • svezzarsi e diventare indipendenti affrontando situazioni scomode
  • confrontarsi con le altre culture e i giovani degli altri paesi
  • capire e riflettere meglio su cosa si vuole fare della propria vita
  • fare dei lavoretti part time anche solo per pagarsi il viaggio e cominciare a capire come funziona il mondo reale

Il mio consiglio per chi si è appena laureato o sta per laurearsi è di non buttarsi a capofitto nel mondo del lavoro ma di vivere un'esperienza del genere. Datemi retta!

mercoledì 25 settembre 2013

domenica 22 settembre 2013

Viaggiare con i mezzi pubblici per Londra

Muoversi per Londra non è economico, ma la rete di trasporti e le opzioni sono tante e i servizi sono puntuali e affidabili.
Una degli aspetti migliori è il servizio di autobus 24hr, cosi da non doversi preoccupare di fare tardi o di bere troppo perchè c'è sempre un autobus per tornare a casa. Invece a Milano, capitale della moda e città all'avanguardia (lol), dopo mezzanotte se non hai un automobile non ti resta che farti spennare dai taxi, oppure guidare ubriaco mettendo a repentaglio la tua patente oltre che l'incolumità del prossimo.

Ok parliamo di Londra che è meglio!

Oyster card
La tessera magnetica per i trasporti, ovvero  la prima cosa che dovete acquistare appena atterrati sul suolo inglese. Vi costa 5£ rimborsabili alla restituzione.
Potete caricarla con cash pay as you go e/o abbonamenti per autobus/metro.
Se decidete di viaggiare senza Oyster i prezzi dei biglietti sono diversi, rincarati esageratamente: per esempio  un viaggio in autobus vi costerà 2.40£ invece che 1.40.

Zone
La città è divisa in nove zone diverse alle quali corrispondono diverse tariffe. Viaggiare in autobus ha lo stesso costo in tutta Londra, prendere la metro invece varia notevolmente.

Mezzi e prezzi
Di seguito i mezzi disponibili e il costo medio di un viaggio usando la Oyster Card.

  • Treni: specie per chi vive fuori da zona 1, 2 e 3 spesso non resta che usare il servizio ferroviario per muoversi. Dipende dalla tratta, dalle 5£ fino a una decina.
  • Tube: con piu di 10 linee diverse la tube vi porterà ovunque. 3-4£
  • Bus: 1.40£
  • Boris bikes: a breve un post su come usufruire del servizio biciclette a nolo. 24hr 2£
  • Emirates airline: ovovia che collega Greenwhich con Royal Victoria, passando sopra il Tamigi. 4£ +
  • River service: lungo il Tamigi, ottimo mezzo per vedere la città da una prospettiva diversa. 5+ £

Consigli
I primi tempi vi consiglio di viaggiare in metro, risparmierete tempo e saprete sempre dove state andando, senza essere vittima del traffico o della pioggia che rende i viaggi in autobus infiniti.

Se dovete fare un abbonamento fatelo di settimana in settimana, evitate il mensile finche non siete certi che spenderete tutti i 30 gg in città e sempre nelle stesse zone!

TFL offre un journey planner molto utile e che tiene conto dei disservizi, specie nei weekend periodo in cui molte linee vengono sospese per manutenzione.

Iscrivetevi alla newsletter di TFL per sapere appunto quali linee e quali tratte non saranno disponibili e per ricevere gli aggiornamenti più importanti via email.

Se avete un smartphone scaricatevi le mappe della tube e dei trasporti londinesi.

Non fatevi problemi a chiedere aiuto e direzioni ai londinesi, la maggior parte delle persone saranno felici di aiutarvi, e spesso verranno da voi spontaneamente se vi vedranno confusi di fronte a una mappa della città!

Per maggiori dettagli

mercoledì 18 settembre 2013

Le città piu pericolose al mondo!


Il continente americano è al primo posto, in particolare centro e sud America.

Brasile e Messico primeggiano come numero di omicidi per abitanti.

Anche il Sud Africa non scherza... paese dal quale provengono numerose scam telematiche (truffe) ai danni dell'Europa e del mondo occidentale.

Mi raccomando fate attenzione alle offerte di lavoro e a qualsiasi tipo di contatto proveniente dal Sud Africa e della Nigeria!!! e non dite che non vi avevo avvisati!

Tornando alla classifica eccovi la top ten.

10. Belem, Brasile
9. Durango, Messico
8. Chihuahua, Messico (non l'avrei mai detto con un nome simile!!)
7. Torreon, Messico
6. Caracas, Venezuela
5. Distrito Central, Honduras
4. Acapulco, Messico
3. Maceio, Brasile
2. Juarèz, Messico
1. San Pedro Sula, Honduras

Che dire... l'Europa è un'isola felice a confronto con il Sud America e gli altri continenti.

Occhi aperti sempre!

References:

sabato 14 settembre 2013

Consigli utili per il CV anglosassone

Premessa
Queste linee guida e consigli sono frutto della mia esperienza personale nella ricerca di lavoro. Ho avuto modo di leggere diversi articoli sul web e la fortuna di essere amico di un reclutatore che mi ha svelato qualche trucchetto del mestiere. 

Mettiamoci nei  loro panni!
Immaginate di essere un reclutatore che mette un annuncio di lavoro.
Dopo un paio di giorni riceverete un centinaio di CV e altrettante cover letter, se va bene. Per prima cosa farete una scrematura veloce delle application, cercando di eliminare i CV con errori palesi e cose che non vanno, che saltano subito all'occhio. Non potete di certo passare una settimana a leggerli tutti, no? 

Non facciamoci scartare!
A fronte di quanto detto sopra, bisogna fare bene attenzione a come si scrive il CV e la CL (cover letter).
Questo perchè non vogliamo dare nessun appliglio per farci scartare nelle fasi di selezione.
Ecco qualche consiglio utile:
  • ovviamente il CV va scritto in formato anglosassone e non europass
  • non mettete la vostra data di nascita. In UK è vietato per legge chiedervi l'età durante l'assunzione.
  • stesso discorso per foto o fototessere. Non date appigli per farvi scartare!
  • se non avete un indirizzo inglese e un recapito telefonico inglese non aspettatevi di venire richiamati
  • un buon CV serve a poco se non è accompagnato da una altrettanto buona CL
  • dimostrate interesse per l'azienda o per il ruolo e spiegate perchè volete lavorare con loro
  • sia CL che CV devono essere scritti in maniera impeccabile e senza errori di ortografia!
  • se sapete il nome del reclutatore che ha messo l'annuncio conviene iniziare la CL con "Dear nome reclutatore..."
  • traducete i vostri voti universitari con l'equivalente inglese
  • se vi chiedono gli A-Levels significa che vogliono sapere quali sono le materie caratterizzanti i vostri studi durante le superiori 
  • mettete interessi e hobby, ma non esagerate ed evitate di scrivere le solite banalità
  • non superate le due pagine, avete a disposizione anche la CL per evidenziare le vostre competenze
  • salvate il documento in formato word doc2003, non spediteli in formati diversi!
  • leggete con attenzione la job description prima di mandare CV e CL
e il consiglio più importante di tutti...
  • non fate l'errore di scrivere un solo CV generico sperando che vada bene per ogni ruolo a cui vi candidate!! createne un paio ad hoc in base alla posizione che vi interessa.
    Lo stesso discorso vale per la cover letter. Io personalmente avevo preparato 4 cv e 4 lettere e vi assicuro che fa la differenza!
SERVE AIUTO?
Se volete l'aiuto di una persona che di CV ne ha scritti tanti, in particolare per ruoli qualificati e tecnici, e non è mai rimasta disoccupata per più di una decina di giorni rivolgetevi a me: SERVIZIO CONSULENZA CV.

Una piccola spesa può essere un grande investimento per il vostro futuro e la vostra carriera

Un CV scritto bene e nel modo giusto fa la differenza tra l'essere richiamati e l'essere cestinati!

Che aspetti? mettiti in contatto e dimmi come posso aiutarti!

martedì 10 settembre 2013

giovedì 5 settembre 2013

Intervista #7 - Enzo: vivere in Austria

Enzo dirige e gestisce Scappiamo, un portale ricco di informazioni sull'Austria.
Sono riuscito a strappargli un’intervista e lo ringrazio fin da subito per il contributo, per ulteriori informazioni seguitelo su www.scappiamo.net e sui relativi social media!


Guten Tag Enzo, wie geht es Ihnen? 
Ti presenti e ci racconti come sei finito nell’Osterrreich? 
Ciao a tutti, ringrazio io a voi per l’interesse che avete avuto in scappiamo.net. Vivo ormai a Innsbruck da circa tre anni e come molti ci sono arrivato per amore. Prima vivevo a Londra e dopo aver incontrato la mia anima gemella non ho potuto far altro che seguire il mio cuore e sono stato fortunato anche a trovare un lavoro senza parlare tedesco.

Cosa facevi in Italia e di cosa ti occupi ora?
In Italia....manco dal 2003 e lavoravo come agente di viaggio, forse ero stufo di mandare la gente via e di restare lì a guardarli partire.
Avevo questo sogno di trasferirmi all'estero già da molto tempo e così mi rivolsi all'Eures che mi chiamò per fare un colloquio per una famosa azienda di autonoleggio per un colloquio a Roma.
Feci un totale di circa 16 ore di treno in un giorno per fare questo famoso colloquio che durò 30 minuti, racconto questo episodio per far capire che quando si insegue un sogno bisogna essere pronti a fare di tutto per raggiungerlo. Poi dall'autonoleggio passai al settore dei giochi online ed ora lavoro nel mondo del Poker.

Come hai trovato lavoro? Sei partito senza nessun contatto o il contrario? 
A Londra lavoravo per la più grande società al mondo di Poker online. Un po’ come può essere lavorare alla Ferrari e poi andare alla ricerca di un lavoro nel settore auto. La mia ragazza lavorava nello stesso settore e ad un certo punto nel suo ufficio si è licenziato una persona che si occupava di quello che mi occupavo io e ho preso il suo posto.

Che aria si respira in Austria? Dalle statistiche il tasso di disoccupazione è molto basso e sembrerebbe un paese stabile e piuttosto ricco. 
In Austria, devo essere sincero non si respira la crisi. Certo i numeri sono leggermente in calo ma non c’è paragone, l’ultima volta che ho guardato le statistiche della disoccupazione l’Austria era la migliore d’Europa. A tal proposito consiglio la lettura di due articoli che ho scritto. Il primo parla dell’aumento dei milionari e l’altro che ha un titolo simpatico descrive i tassi di disoccupazione in Europa Disoccupazione inEU, Austria Vs Italia chi vincerà?

Ci sono molti italiani? ne sono arrivati molti negli ultimi tempi? 
Devo dire la verità, l’Austria è ancora un paese in crescita e ha solo 8 milioni di persone. L’italiano medio non pensa a questa meta per un trasferimento a lungo termine. Il tedesco è una lingua difficile da imparare, a partire dai suoni a tutte le eccezioni grammaticali che ha. I nostri connazionali sono spaventati da tutto questo e non pensano che qua il tenore di vita sia molto alto. Per fare un esempio qua è possibile addirittura andare dal dentista e non pagare la pulizia dei denti perché coperta (per i dentisti convenzionati) dal servizio sanitario nazionale.

Da poco ho iniziato a studiare tedesco la trovo una lingua bella tosta, che conoscenze avevi prima di partire? Hai fatto fatica nella vita di tutti i giorni o al lavoro? 
Prima di partire non avevo nessuna conoscenza nemmeno quella base scolastica dato che a scuola avevo studiato inglese e francese. Ho fatto un corso intensivo quest’anno e ora me la cavo abbastanza. Ho da poco passato l’esame di B1 e a fine ottobre ho l’esame di B2, se dovessi passarlo con successo potrei potenzialmente iscrivermi all’Università. Quando non sapevo il tedesco e parlavo inglese (quasi tutti qua in Tirolo parlano almeno un inglese di base, pure il mio gommista lo parla, anche se il mio meccanico turco no!) mi sentivo sempre in difetto, ora con il mio tedesco maccheronico noto che ricevo più sorrisi ed un trattamento differente quando parlo con le persone nella loro lingua. Diventano improvvisamente più sorridenti.

Dovendo scegliere tra Austria e Germania cosa consiglieresti ad un connazionale? Quali possono essere i pro e i contro di un paese rispetto all’altro? 
Beh, qua sarei di parte. Della Germania non mi fa impazzire la gente addirittura più fredda di quella austriaca. Ad ogni modo la Germania è un paese che non conosco bene, mentre i vantaggi dell’Austria...beh non saprei da dove iniziare, ho addirittura creato un sito per elencare tutti gli aspetti positivi! Sono quasi cento gli articoli nel sito e molti altri ne arriveranno.

Come hai trovato l’integrazione nella società austriaca, ci sono particolari barriere culturali, è difficile per un italiano stringere amicizia ed entrare in confidenza con gli austriaci?
L’integrazione con i locali non è facile, bisogna parlare tedesco bene ed è difficile entrare a far parte di un gruppo di austriaci. Conosco pochi italiani e stranieri in generale che hanno degli amici austriaci con i quali si frequentano regolarmente.

Dove ti vedi i prossimi anni? Tornerai in Italia?
Ho lasciato l’Italia 10 anni fa esattamente nel 2003 e ho vissuto per almeno un anno in Irlanda, Spagna, Australia, Inghilterra e Austria....nei prossimi anni dove mi vedo? Non ho assolutamente idea. Ogni tanto mi viene la curiosità di sapere come sarebbe tornare in Italia ma poi leggo il giornale e mi passa. Penso che in Italia tornerò per la pensione, ma non escludo nessuna sorpresa improvvisa.

Grazie, ciao!

martedì 27 agosto 2013

Vivere in barca!

Nella città di Londra il valore delle case e degli immobili continua a salire alle stelle, come testimonia questo articolo:

Former garage in North London sale 250k, advertised as studio

In pratica hanno preso un garage, aperto due finestrelle, inserito un bagno e un angolo cucina e ve lo vogliono vendere come monolocale (studio flat) alla modica cifra di 250k £ !!!

Con quei soldi potreste prendervi una villa con piscina in Spagna!

Ma sentite cosa ha fatto questa famiglia inglese...

Hanno venduto la loro four-bedroom house a 249k £ e si sono comprati una barca da canale con 80k £.

Ora vivono li! Vivere su una narrow boat

Nell'articolo elencano i vantaggi economici, le spese ridotte e lo stile di vita alternativo.

Mi vengono in mente diverse problematiche:

  • ogni 3 giorni bisogna rifornire il serbatoio dell'acqua
  • conviene non rimanere fissi nella stessa zona, anche perchè la licenza costa di più se ci si ferma
  • il rischio ladri e criminalità non è da sottovalutare
  • il bagno e la cucina sono minuscoli!
  • non avete un indirizzo! ci vorrà una casella postale o qualcosa del genere
  • per farsi la doccia bisogna accendere il motore e aspettare che si scaldi l'acqua...
  • ora che è estate è bella la vita in barca, forse lo sarà un po meno in inverno, 

L'ingegno e lo spirito di adattamento non gli manca!

venerdì 23 agosto 2013

Vivere in Austria!


Di recente ho intrapreso lo studio del tedesco e la mia insegnante arriva direttamente dall'Österreich, motivo di ispirazione per la raccolta di informazioni su questo paese, facilmente raggiungibile e ricco di opportunità.

In Austria sono stato solo ad Innsbruck (sede di Swaroski!) e non vedo l'ora di visitare Vienna, una delle mie mete per il 2014.

Seguono numeri e link ai portali specializzati nell'emigrazione verso l'Österreich.

Abitanti: 8.5 M
Tasso disoccupazione: 4.6%
Capitale: Vienna
Lingua: Tedesco
Gruppi etnici:
  • 81.1% Austrians
  • 7.0% ex-Yugoslavs 
  • 4.0% Turks 
  • 7.9% other / unspecified
Links
Scappiamo
Tante informazioni relative all’Austria e alla vita fuori dall’Italia raccontate attraverso l’esperienza diretta di italiani all’estero.

Qui Vienna
Un blog italiano su Vienna. Tratta di tutti gli argomenti che possono essere utili e interessanti per gli italiani che abitano nella capitale austriaca.

Austria-Facile
Informativo. Tante sezioni e numerosi articoli.

AdvantageAustria
Il portale web ufficiale dell'economia austriaca all'estero. Qui si presentano le aziende austriache specializzate in import ed export e le relative opportunità commerciali.

JustLanded
Una mini guida con diverse informazioni che possono tornare utili. Piuttosto generico.

LavoroinAustria
Qualche informazione sul lavoro e sulla burocrazie. Non molto aggiornato.

Qualcuno di voi vive in Austria? come vi trovate?

domenica 18 agosto 2013

Riflessioni sulla gioventù italiana

Attenzione Attenzione!
Il seguente articolo potrebbe suscitare incazzature.

Nel caso dovesse succedere vi informo che
  1. poco importa 
  2. vi avevo avvisato!
Choosy
choos·y /ˈCHo͞ozē/ Adjective: Overly fastidious in making a choice
Forse meglio descritto da questa frase presa dall'articolo linkato a fondo pagina:
«Uno che viene al colloquio di lavoro accompagnato dalla mamma, l’altro che, al telefono, ti risponde che è interessato ma non prima di tre mesi perché sta studiando per la patente. Ma si può?»

Ovviamente sono consapevole che la situazione lavorativa in Italia non è delle migliori, però bisogna ammettere che molti connazionali non vogliono lavorare se non alle loro condizioni.

Non pochi con la scusa che manca il lavoro nemmeno lo cercano, tanto ci sono mamma e papà che pagano l'università, ovviamente fuori corso, oppure per il master da 10mila euro che probabilmente non li aiuterà a trovare lavoro ma, anzi, posticiperà di qualche anno il loro ingresso nel mondo del lavoro.


L'ingresso nel mondo del lavoro
Per confrontarci con il resto dell'Europa, o meglio del mondo, l'età è un fattore chiave.

Altrove, non in Italia, solitamente i giovani si laureano a 21-22 anni (laurea specialistica inclusa, notare che la LS dura solo un anno negli altri paesi) e quindi iniziano a lavorare molto presto.

In Italia, purtroppo, l'università e il sistema scolastico non fanno che ostacolare gli studenti nel raggiungere i loro agognati titoli di studio. Ogni esame deve essere una guerra e laurearsi nei tempi stabiliti spesso diventa una sfida non banale, e ve lo dice uno che ha studiato ingegneria e ha sputato sangue per finire in tempo!

All'estero questo non succede. L'università se deve durare 3 anni, durerà TRE anni non 4 o 5, non è possibile andare fuori corso, a meno di rare eccezioni. Perchè mai? perchè tu paghi per un servizio e il sistema non è improntato sul metterti i bastoni tra le ruote fin dal primo giorno!

Questo implica che in Italia chi è gamba, solitamente una bassa percentuale degli studenti, si laurea a 23-24 anni, mentre la maggior parte va fuori corso e spesso finisce per entrare nel mondo del lavoro solo a 26-28 anni, se va bene!!!

Ora immaginate di laurearvi a 28 anni e partire per il Regno Unito alla ricerca di una posizione da neolaureato. Mettiamo caso che vi assumano...

... molto probabilmente vi ritroverete ad essere sotto un ragazzo/a di 25 anni, o anche meno, che avrà già qualche anno di esperienza mentre voi sarete alle prime armi!

Questo comporta che il suddetto giovane europeo non italico all'età di 30 anni sarà già in una posizione avanzata a livello professionale, avrà un ottimo stipendio e diversi anni di esperienza alle spalle, mentre l'italiano medio sarà ancora a sgomitare nel mucchio...

Riflessione
Che dire in merito... da un lato non è colpa nostra se il sistema ci da contro, però dall'altro ci vorrebbe un po più di intraprendenza e fame da parte dei giovani d'oggi.

Siamo di fronte a una generazione di rammolliti, che vivono con i genitori fino a 35 anni, si fanno stirare le mutande, non sanno fare una lavatrice, non parlano inglese però hanno l'Iphone5 e ogni estate si fanno quei dieci giorni al mare ad Ibiza o in qualche altra località ultra scontata, ovviamente restando tra italiani e mai relazionandosi con ragazzi stranieri.

Mi auguro che tu, caro lettore, non ti riconosca nei luoghi comuni da me sopra citati, ma se così fosse spero questa sia opportunità per riflettere sulla tua situazione.

Queste critiche saranno difficili da comprendere e digerire per chi non ha vissuto fuori dai confini, per chi non si è confrontato con la gioventù del mondo e con culture diverse dalle nostre, e per questo vi invito a confrontarvi con il mondo e non limitarvi al cortile chiamato Italia.

Purtroppo mi dispiace ammetterlo, ma siamo molto indietro!

Non tutto è perduto però, possiamo recuperare, ciò richiede sacrificio e apertura mentale.

Specie nell'era di internet e della globalizzazione cercate il piu possibile di

  • confrontarvi con i giovani degli altri paesi, che siano inglesi, francesi o rumeni poco importa!
  • studiate bene l'inglese e praticatelo appena ne avete l'occasione
  • viaggiate il più possibile, conoscete le persone del posto, trovate similitudini e differenze, riflettete


Buttatevi, la vita è una e passa in fretta, e ricordate...

la mente è come un paracadute, funziona solo quando la si apre!


Link all'articolo:
 «Assumo ma troviamo solo stranieri. Perché? Gli italiani non hanno fame»

mercoledì 14 agosto 2013

Weekend ad Amsterdam

Di ritorno da Amsterdam dopo aver combattuto al Grapplers Quest European Championship.
E' andata alla grande, se siete curiosi aprite la pagina dei risultati e cercate il mio nome ;)

Londra e Amsterdam sono collegate molto bene, appena 45 minuti di volo.
L'aeroporto di Schipol è a 15minuti dalla città il che rende il viaggio estremamente facile e veloce.

Il clima questi giorni era molto piacevole, un mix di sole e temperature calde ma non troppo, il giusto per girare il maglietta e shorts.

Se volete sapere di più sui coffee shop, le space cake e quant'altro guardatevi questo breve video

sabato 10 agosto 2013

Andiamo a bere in centro?



Eccovi l'insegna di un pub in Islington, a pochi passi dalla fermata della metro Angel.

E' una zona molto carina in central London.
La serà pullula di vita, numerosi pub, locali e intrattenimento.

Che ne dite di questi prezzi?

perchè a Pavia una birra la devo pagare più che a Londra?
e dove abitate voi quanto vi costa una birra in un locale?
Dalle mie parti l'ultima volta si viaggiava sui 5 euro!

Eh già, l'Inghilterra è moltooo più cara dell'Italia...

mercoledì 7 agosto 2013

Fauna locale: gli Hipster!

Correggetemi se sbaglio ma in Italia non abbiamo questo tipo di figura, o comunque non negli stessi termini.

Per descrivere un hipster direi che è un giovane che veste in modo esuberante, con atteggiamenti ribelli e anti conformisti, una sorta di wannabe intellettuale urbano-underground, simile per certi versi ai radical chic.

Se volete saperne di più leggete articoli in merito, riporto uno spezzone citato da qui:
Quel che contraddistingue questo stile di vita è proprio l'ossessivo pescare e ripescare in tutto ciò che di più disgustoso sia apparso negli ultimi cinquant'anni, e farne una vera e propria Moda. Così, fondamentalmente per distinguersi, per fare in modo che gli "altri" (quei temibilissimi mostri) li notino senza porsi troppe domande. Un anticonformismo accettato, perché superiormente conforme.
A Londra la massima concentrazione di questi individui si trova a East London, in particolare Shoreditch e Brick Lane!

E ora godetevi questo bellissimo articolo che mostra gli hipster in tutto il loro splendore (eh??)!

domenica 4 agosto 2013

Intervista #6 - Valentina, traduttrice da Glasgow a Coventry

Valentina è un’espatriata, partita alla volta di Glasgow, Scozia, nel 2011. 
Ora vive a Leamington Spa, nella campagna inglese e redige il portale round-trip.it dove pubblica informazioni sul Regno Unito e fornice traduzioni per CV e consigli per partire.

Ciao Vale, come va?
cosa facevi in Italia e cosa ti ha spinto ad andartene?

Ciao Jacopo
qui tutto ok, grazie per l’intervista.
In Italia vivevo con la mia famiglia; dopo la laurea ho iniziato a lavorare nell’azienda metalmeccanica dei miei genitori, facevo lavoro d’ufficio e anche manuale insieme agli operai, (ho scoperto di essere brava a saldare a filo continuo), ma sono bastati pochi mesi per capire che non faceva per me, inoltre si iniziava a fare fatica a tirar fuori un altro stipendio, perciò ho lasciato stare e ho iniziato a cercare lavoro. Peccato però che non è arrivato e ciò che ho trovato non era mai un lavoro serio e con un vero contratto, così dopo più di un anno a vuoto ho iniziato a cercare lavoro all’estero nel settore videogiochi come localisation tester (unire la mia passione per le lingue a quella dei videogiochi mi sembrava il modo migliore per trovare un lavoro in questo settore), finché non ho deciso di partire senza un lavoro insieme al mio ragazzo (anche lui nella mia stessa situazione). Fondamentalmente non stavo male in Italia, ma la necessità di trovare un lavoro e crearmi un futuro ha avuto la meglio e sono partita.

Ci racconti come sei finita a Glasgow?

Glasgow è stata come la manna dal cielo, anche se allora ancora non lo sapevo. Avevo già comprato i biglietti per andare a Londra nel marzo 2011 (un po’ come fanno tutti) , poi a gennaio mi arriva una telefonata da un’agenzia di localizzazione videogiochi di Glasgow a cui avevo mandato il CV per la posizione di Italian Localisation Tester qualche mese prima. Mi dicono che sono interessati, che vogliono farmi un test e un’intervista telefonica; ovviamente accetto e dopo due settimane mi dicono che mi offrono il lavoro con contratto permanente. Così ho cambiato i biglietti per Londra con quelli per Glasgow e nel febbraio 2011 sono partita.

Hai faticato a trovare lavoro? Hai sentito la crisi anche fuori dai confini?

Come già detto il lavoro l’ho trovato prima di partire, però il mio ragazzo ci ha messo un paio di mesi e dove è finito? A fare il mio stesso lavoro per la stessa azienda. I progetti stavano aumentando e si era aperta una posizione come la mia, così ho fatto il suo nome e dopo un test e un colloquio l’hanno preso, però con contratto temporaneo.

A fine 2011 invece un recruiter mi contatta per una posizione simile alla mia in una famosa azienda di videogiochi, vado a fare il colloquio in Inghilterra e dopo due settimane mi dicono che mi hanno presa e che comincio a gennaio 2012. Così mi sono trasferita in Inghilterra e due mesi dopo anche il mio ragazzo ha trovato lavoro. Dove? Neanche a farlo apposta, nella mia stessa azienda. In seguito, per arrotondare un po’ e avere un’attività per conto mio, ho iniziato a lavorare come traduttrice nel tempo libero.

La crisi non l’ho particolarmente sentita, anche se di negozi ne ho visti chiudere molti, ma dove ne chiude uno ne apre subito un altro; direi che il mercato è piuttosto dinamico.
Per quanto riguarda il settore videogiochi invece, la crisi c’è e non c’è, nel senso che se il prodotto è buono, vende, altrimenti “scaffale” (gergo videoludico).

Sapevi già l’inglese immagino, e per chi non lo sapesse l’accento di Glasgow è uno dei più ostici del Regno Unito. Quanto hai sentito la barriera linguistica, è stata davvero così ostica?

Ho iniziato a studiare inglese in prima elementare, poi mi sono diplomata in Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere ed infine la laurea in Esperto Linguistico d’Impresa presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere, ma nonostante questo l’arrivo a Glasgow è stato comunque scioccante. Appena fuori dalla stazione solo per capire il tassista c’è voluto un po’, poi alla reception dell’albergo è andata meglio, ma è stato comunque difficile. Dico sempre che il Glaswegian è una sorta di sardo con intonazione bergamasca.

Come ti trovi a ora in Inghilterra? Differenze con la scozia?
Leamington è una cittadina di circa 45.000 abitanti, immersa nella campagna, molto carina e tranquilla, ma con tanti locali e ristoranti e ben collegata con le maggiori città d’Inghilterra.

La differenza più evidente sta nel tempo: in Scozia piove tutti i giorni, mentre qui la pioggia non è così frequente e si vedono spesso il sole e il cielo azzurro, fa meno freddo e non c’è l’atmosfera gotica e un po’ cupa che aleggia a Glasgow. Gli Scozzesi però li trovo molto più simpatici e gentili degli Inglesi e hanno un buon atteggiamento nei confronti degli Italiani. Gli Inglesi invece sono educati, ma gentili mica troppo. A volte mi sembra quasi che siano educati perché è ciò che la loro società e cultura gli impone, piuttosto che perché vogliono esserlo davvero. Ovviamente sto parlando in generale, non tutti sono così, soprattutto le persone più anziane sono sempre molto gentili e disponibili al dialogo.

Se dovessi consigliare a un connazionale una meta all’estero dove lo indirizzeresti e perchè?
Ti posso dire dove “non” lo indirizzerei. Gli direi di non puntare ad una capitale come Londra, Berlino o Barcellona senza un solido background e la conoscenza della lingua, perché ormai le grandi città sono sature e la concorrenza proveniente da tutto il mondo è forte. Stesso discorso per paesi come l’Australia, ormai diventata più una moda che altro.

Inoltre vorrei dirgli di non svalutarsi: tutti partono dicendo di voler fare i camerieri e i lavapiatti anche se hanno una laurea in mano, io dico: “Puntate in alto!” perché all’estero non sono intraprendenti come noi; se qualcosa non funziona secondo le regole, vanno nel pallone, noi invece ci arrabattiamo sempre perché siamo abituati ad arrangiarci e ad adattarci ai casini che succedono in Italia, perciò da questo punto di vista dovremmo comunque essere grati al Bel Paese che, anche se non funziona come dovrebbe, ci ha insegnato l’arte dell’arrangiarsi.

Volendo comunque consigliare delle mete papabili opterei per i Paesi Scandinavi, la Germania (ma non Berlino), i paesi dell’Est Europa come la Polonia, la Cina, il Giappone e il Canada. Però dipende molto da cosa cercate, perché ogni paese ha le sue richieste.

Piani per il futuro, dove ti vedi i prossimi anni? Pensi di tornare in Italia ?

Per questa domanda ho una risposta in anteprima: a fine agosto mi trasferirò a Malta alla ricerca di nuove sfide e opportunità, se andrà bene resterò lì per un po’, altrimenti andrò da qualche altra parte (il blog comunque continuerà a parlare della mia esperienza in Regno Unito e verrà aggiornato con le novità su Malta). Ora come ora ho voglia di viaggiare e conoscere altre culture, tornare in Italia mi piacerebbe molto, ma il problema non sono solo la mancanza di lavoro e il governo, è proprio la mentalità italiana che ha bisogno di cambiare. 

Nel mio immaginario farei rientrare in Italia i 60 milioni di Italiani all’estero (questa cifra comprende anche le persone di origini italiane, ma nate all’estero da qualche generazione) e manderei fuori i 60 milioni che sono ancora in Italia, così mentre loro vedono come si vive all’estero, i nuovi arrivati danno una bella sistemata, così quando gli altri rientreranno avranno imparato come si vive in altri paesi e potranno applicare in Italia tutto ciò che di positivo c’è all’estero. So che è impossibile, ma ho una forte immaginazione. 

Dico sempre che potremmo essere il Paese economicamente più forte del mondo con le nostre risorse, il clima, il paesaggio, ma purtroppo non siamo in grado di sfruttarlo, viviamo su una miniera d’oro e non ce ne accorgiamo.


La speranza di tornare c’è sempre, ma se non fosse fattibile vorrei andare in Svizzera, in zona Zurigo, così non sarei nemmeno troppo lontana dalla mia famiglia in caso di bisogno (sono piemontese).

mercoledì 31 luglio 2013

Italiani che emigrano in Polonia (!?)

[Cerco sempre di essere pacato e neutrale nei miei articoli ma questa volta non ce la faccio proprio, quindi preparativi a toni polemici e provocatori... ]

Articolo del corriere:
La forte mobilità sociale della Polonia che attrae sempre più italiani

Ci rendiamo conto???

Trent'anni fa i polacchi venivano nel nostro paese a pulire i vetri agli incroci, sperando in un futuro migliore...

Nel 2013 INVECE ci ritroviamo a vedere i nostri giovani che partono alla volta di un paese dell'ex blocco sovietico, con tutti i contro che ne consegue, una lingua incomprensibile, stipendi da fame, un clima pessimo e chi più ne ha più ne metta....

PERCHE' IN ITALIA NON HANNO POSSIBILITA' E DEVONO CERCARLE IN POLONIA!!!

Non so proprio cosa dire...


domenica 28 luglio 2013

martedì 23 luglio 2013

I benefits e il welfare state

Dalla definizione di Welfare State su wikipedia si legge:

The welfare state involves a transfer of funds from the state, to the services provided (i.e. healthcare, education) as well as directly to individuals ("benefits").

In UK il governo aiuta chi ha bisogno, disoccupati, ragazze madri, genitori single e altre situazioni sociali difficili.

Per farvi capire un mio ex coinquilino riceveva la bellezza di (almeno) 90£ alla settimana di housing benefits perchè disoccupato da non so quanti mesi.
La realtà è che non aveva voglia di lavorare e con quei soldi, vivendo con la fidanzata e dividendo le spese con lei non aveva molte ragioni per cercarsi un lavoro.

Nei casi di genitori single, ragazze madri con figli la quantità di soldi che si ricevono diventa notevole anche perchè appunto il governo ti aiuta sapendo che non puoi andare a lavorare e curare tuo figlio, pagare l'affitto etc da solo.

Per richiedere i benefits si va al job center, si presenta la propria situazione e se in determinate categorie/situazioni si riceveranno dei fondi.

In seguito poi il job center si impegna per aiutarti a trovare lavoro, personale addetto telefonerà alla persona chiedendogli costantemente in che stato è con la ricerca del lavoro, gli proporrà corsi di formazione (gratis!) e colloqui di lavoro pur di toglierla dai benefits!

Come potete immaginare molti si approfittano di questi soldi facili

Jobless couple who claim £27,000 a year benefits want a new council house because they've had SIX children 'by accident' while living in a one-bedroom flat
Ricevono 27k £ all'anno, lei è depressa per essere troppo fertile ed aver partorito 6 creature. Nemmeno lui vuole lavorare. Morale della favola questi campano così da anni senza fare una mazza!

E in Italia lo stato sociale qual'è? se va bene mamma e papà, altrimenti pedalare!

sabato 20 luglio 2013

Intervista #5 - Andrea, fotografo tra Sud America e Spagna

Andrea è un mio ex compagno dell’università. Abbiamo studiato ingegneria informatica insieme e ci siamo laureati alla triennale nel lontano aprile 2007. Da allora le nostre strade si sono divise ed ho avuto modo di incontrarlo di nuovo durante una visita alla città di Barcellona, dove adesso dimora.

Andrea, grazie per la disponibilità, ti va di raccontare cosa hai combinato dopo la laurea? 
So che hai lasciato il nostro paese appena conseguita la laurea...

La mattina dopo la laurea mi hanno chiamato dalla sede e mi hanno proposto di partire per
il Messico in un paio di giorni; nemmeno 48 ore da disoccupato!! In realtà ho poi dovuto
aspettare una settimana in piú per complicazioni alla questura per farmi il passaporto, era
l'anno che mettevano il chip elettronico e si sono sbagliati, hanno scambiato il chip con il
passaporto di qualcun'altro.

Ho lavorato i primi 6 mesi in Messico e ho deciso di rimanere con la stessa compagnia perché il lavoro era affascinante e mi permetteva vivere in un vero e proprio paradiso, la Riviera Maya. Ho poi continuato a lavorare come fotografo per altre 11 stagioni ovvero quasi 6 anni, ho avuto la fortuna di spostarmi anche in Repubblica Dominicana dove ho conosciuto la mia attuale moglie e nell'ultimo periodo ho lavorato anche in Italia e in Spagna.

Ci parli del tuo lavoro?

Di questi anni come fotografo ho un ottimo ricordo, é stata un esperienza incredibile,
faticosa ma gratificante. Il lavoro del fotografo nei villaggi consiste nel fotografare i turisti e
vendere le foto nel negozio. Non é un lavoro difficile, ci vuole molta pazienza,
buona attitudine con le persone e tantissima energia; si lavora tante ore e bisogna sempre
essere molto attivi e produttivi.

Come sei passato da neo ingegnere informatico a fotografo? In che modo hai sviluppato le competenze necessarie per trovare il primo lavoro e andartene così lontano dall’Italia?

In realtá ho sempre avuto la passione per la fotografia e ad essere sincero non ho dovuto
sforzarmi molto per imparare a fare le foto; quello che mi é costato di piú é stato entrare nella
mentalitá del venditore. Ad ogni modo dopo solamente 2 stagioni mi hanno fatto responsabile di
struttura, che significa avere un sacco di responsabilitá sulle spalle e dover organizzare il lavoro, la contabilità, il negozio, il magazzino e il personale tutto da solo (il mio capo stava in italia e io ero da solo in Messico).

In questo aspetto del lavoro mi sono trovato bene perche la mentalitá ingegneristica mi ha aiutato a fare decisioni volte all'ottimizzazione delle risorse e del materiale.
Alla fine é solamente una questione di sapersi organizzare e fare in modo che ci sia una buona
comunicazione fra tutti gli agenti coinvolti nel processo lavorativo; grazie a delle mie idee l'azienda ha perfezionato delle situazioni critiche che minacciavano la produttivitá. Negli ultimi anni ho preso sempre piu un ruolo di leader che di fotografo, mi hanno fatto fare formazione di personale, selezioni, aperture di hotel..

Ci racconti in breve come ti è sembrato vivere in sud america?

Per la mia esperienza posso parlare solo di Messico e Dominicana. Sono due paesi con molti contrasti e averli vissuti nel mondo del turismo non può sicuramente avermene dato una visione completa; ad ogni modo il cambio rispetto all'Italia é molto grande.

La mentalità della gente e il modo di vivere sono molto più nel "dia a dia", si vive di più alla giornata, si sfrutta meglio quello che si ha, anche se alle volte é poco. Non esiste quasi la mentalità a lungo periodo e forse questo rende le persone più spontanee, meno calcolate. Anche a livello lavorativo normalmente le persone che ho conosciuto avevano gia fatto 4 o 5 lavori diversi negli ultimi anni, cosa che in italia sembra un incubo, lá si vive con tutta naturalezza. Il lavoro come i soldi si perdono oggi e si trovano domani; basta cercarlo e non disperarsi o cercare di aggrapparsi allo Stato pensando che risolva tutto.

Hai trovato molti italiani in Messico / Sud America ? 
Consiglieresti una meta simile, così lontana ai nostri connazionali? Che potenzialità ci sono, se ci sono? 

Solo per darti un dato (non so quanto ufficiale); a Playa del Carmen in riviera maya ci sono più di 5000 italiani residenti,oltre a tutti quelli che fanno stagione che ovviamente hanno solo un visto turistico. E se penso alla dominicana la situazione non cambia, anzi forse ce ne sono ancora di piu in paragone. Di italiani se ne trovano sempre in tutte le parti del mondo; tanti ristoranti e pizzerie pero anche imprenditori che hanno visto possibilità di investire in paesi in via di sviluppo.

La macchina del turismo inoltre sta generando sempre più offerta di lavoro e le opportunità in queste località si sprecano. Per un italiano che parla almeno un po di inglese e spagnolo trovare lavoro é questione di poche settimane. C'è da dire anche che all'estero siamo visti come ottimi lavoratori e non potrei essere più daccordo.

Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato?

Avendo il lavoro il vitto e l'alloggio garantiti dalla partenza non ho avuto i tipici problemi di "insediamento" nei paesi dove sono stato. Al contrario, in alcune occasioni avrei preferito dover cercar casa e vedete qualcosa di più al di fuori dell'hotel.

Le difficoltà sono state più culturali che altro; io facevo il "capo" a casa loro e ho dovuto imparare ad essere molto tollerante e sono cambiato molto in questo senso. Pero adattarmi alla cultura locale mi ha fatto scoprire tutta la sua ricchezza e la sua diversità.

Sapevi già lo spagnolo prima di partire?

Parlavo francese e inglese, non mi é stato difficile impararlo; ad ogni modo, come consiglio sempre a chi vuole imparare un altra lingua, non c'è come parlare parlare e parlare. Sbagliarsi mille volte e farsi correggere altrettanto. Invece di spendere soldi in un corso di spagnolo in italia é meglio andarsene in Spagna o in Sud America anche solo un mese o due e cercare di stare a contatto con la gente del posto.

So che hai completato il master in fotografia da poco, cosa hai in mente per il futuro?

Il futuro qui in Spagna temo non sarà facile, la crisi c'è e si sente. Inoltre la figura del fotografo é sempre meno apprezzata. Ad agosto comincerò a cercare lavoro e vediamo cosa salta fuori, altrimenti dovrò ripartire per una o due stagioni ai Caraibi.

Europa o oltre oceano?

Domanda difficilissima. Europa é casa, é la mia cultura, la mia gente peró allo stesso tempo c'é troppo stress, troppo capitalismo e la gente é sempre più nervosa. Il Sud America é meraviglioso pero non so fino a che punto mi sento a casa; da loro dovremmo imparare tutti un po di umiltà, valorizzare la famiglia e gli affetti e vivere più allegri e sereni.

Grazie mille Andy, in bocca al lupo per tutto!